erbacce
Le erbacce possono essere una fonte straordinaria di lavoro per un fotografo, per molteplici motivi.
Prima di tutto perché sono facilissime da trovare, dovunque, su qualsiasi strada o anfratto tra i muri, in città, paese e campagna. È sufficiente camminare.
Poi sono belle. Assumono una quantità di forme sinuose, eleganti, imprevedibili, sensuali. Sorelline delle calle e delle orchidee di Mapplethorpe.
Sono una miniera di metafore: la leggendaria resistenza, la capacità di adattamento, povertà e umiltà, semplicità, decrescita felice, inquietante replicazione, infestazione, corruzione…. Ci si potrebbe scrivere una intera collana di saggi.
Permettono incursioni in altri campi: per fare solo un esempio, esattamente 50 anni fa in ambito informatico nasceva il primo "worm", creato da Bob Thomas, che aveva voluto scrivere un programma capace di autoreplicarsi e copiarsi su diversi computer; il nome dato dall'autore a questo programmino fu "Creeper", cioè "erbaccia rampicante e strisciante". Quando infettava un computer sul monitor compariva questa frase:
I'm the Creeper, catch me if you can!